Gipave, l’asfalto green, al grafene e plastica: riciclabile, ecologico e durevole

Un super asfalto gren: nato dalla combinazione del grafene con bitume e polimeri, è completamente riciclabile. Resistenza aumentata di ben il 250% a fronte di costi maggiorati del 10-15% rispetto all’asfalto tradizionale

Gipave asfalto green grafene

Un’azienda italiana, attiva da oltre cinquant’anni nel settore degli additivi per asfalto – la Iterchimica Srl – ha brevettato un nuovo materiale super resistente: il Gipave. Nato dalla combinazione del grafene con bitume e polimeri, è completamente riciclabile. Dai test effettuati, i risultati sono sbalorditivi: resistenza aumentata di ben il 250% a fronte di costi maggiorati del 10-15% rispetto all’asfalto tradizionale.


Il progetto Gipave

Il progetto ha tagliato il traguardo a novembre 2017, dopo anni di gestazione ed esperimenti, grazie al bando da 6 milioni della regione Lombardia (Por Fesr 2014-2020 per innovazione e competitività), che Iterchimica ha portato avanti grazie alla collaborazione G.Eco (società di servizi per la raccolta rifiuti del Gruppo A2A), Università di Milano Bicocca e Directa Plus (azienda comasca, specializzata in prodotti a base di grafene).

La ricetta segreta, è frutto di un duro lavoro, come ci spiega Federica Giannattasio, amministratore delegato di Iterchimica:

«Per ottenerla abbiamo lavorato anni in laboratorio, partendo dall’intuizione di utilizzare il grafene. La sfida è stata trovare la giusta dose, quella che fosse in grado di dare le caratteristiche di resilienza volute senza fare però lievitare eccessivamente i costi di produzione».

Sfida accettata e vinta dal team italiano, che ha trovato il modo di rendere la mescola più resistente, economica ed ecologica. Aggiungendo additivi già prodotti da Iterchimica e trasformando la plastica da rifiuto a risorsa.

«Si tratta di plastica dura, per intenderci quella dei vecchi giocattoli, che solitamente non viene raccolta perché non vi sono processi industriali che la sfruttano per il riciclo. Per la nostra mescola si è rivelata un componente fondamentale, tanto che con G.Eco abbiamo iniziato a raccoglierla, per ora nelle piattaforme ecologiche della provincia di Bergamo».


Resistenza, sostenibilità, economia

Il nuovo asfalto potenziato ha caratteristiche di gran lunga migliori rispetto al classico bitume. Resistenza agli urti ed allo sfregamento dei pneumatici, stabilità alle forti escursioni termiche ne assicurano una maggiore durata nel tempo a fronte di minore manutenzione e costi di esercizio. La particolare modalità di posa a freddo, consente poi un notevole risparmio di CO2, a tutto vantaggio per l’ambiente.

«La maggior sostenibilità è data – spiega l’ad di Iterchimica – dalla durata più che doppia del manto stradale e dal fatto che si utilizza materiali riciclati».

Gipave asfalto ecologico

Gipave ha una resistenza del 250% maggiore rispetto ad una pavimentazione in asfalto tradizionale.

«I test su strada – commenta Federica Giannattasio, amministratore delegato di Iterchimica – sono stati fatti proprio per validare gli eccellenti risultati di laboratorio e rappresentano un ulteriore passo verso l’obiettivo che ci siamo posti: strade riciclate e riciclabili al 100%, prodotte a basse temperature, durature, senza buche e rispettose dell’ambiente».

Una mescola che risulta estremamente stabile e non teme le escursioni o gli shock termici: può adattarsi ai climi più disparati.

«Il prodotto che abbiamo realizzato prosegue Giannattasio – regge alla perfezione alle temperature estreme, ed è per questo che la prossima sperimentazione sarà in Inghilterra e in Oman».


Le prime prove su strada

La prima sperimentazione sul campo è stata eseguita a Roma, sulla via Ardeatina nel novembre 2018.

L’azienda ha avviato altre due sperimentazioni tra settembre e ottobre del 2019 in collaborazione con la città metropolitana di Milano: una sulla strada provinciale 35 Milano-Meda, l’altra è un tratto della strada provinciale 40 Lacchiarella.

gipave asfalto milano roma

Con queste sperimentazioni, Iterchimica va a completare l’iter tra test di laboratori e prove sul campo, con l’obiettivo di avviare la commercializzazione di Gipave a partire dal 2020.


Il grafene, l’ingrediente speciale

Il grafene ha delle proprietà straordinarie: è il materiale esistente più sottile, resistente come il diamante e flessibile come la plastica ma 200 volte più resistente dell’acciaio e sei volte più leggero. Superconduttore di calore ed elettricità, ma anche capace di purificare l’acqua e renderla potabile e di immagazzinare energia.

grafene struttura chimica

Scoperto nel 2004 dai fisici Andrej Gejm e Konstantin Novoselov, che lo estrassero dalla grafite della mina di una matita, facendoci roteare sopra del nastro adesivo. Riuscirono così ad ottenere lo stato bidimensionale a celle esagonali, la struttura del grafene.

Da molti considerato il materiale del futuro, capace di sostituire il silicio in molte applicazioni: dalle batterie al fotovoltaico, alle applicazioni di circuiti e hardware. Ma, essendo fresco di scoperta (2004), ancora non se ne conosce appieno il potenziale e gli eventuali limiti.


Per approfondire:

Emanuele

Pubblicato da Emanuele

Architetto per caso, creativo per vocazione. Sogna una dimora autocostruita, ecologica, a basso impatto ambientale, fatta di materiali naturali. Prodotta dalla natura, per tutti. Ama la montagna e il trekking. Pioniere del muoversi in bicicletta nel traffico romano, considerato pazzo, o eroe.